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imitando Esopo!
Il Pipistrello
La ballata del piccolo pipistrello
Vivevo aggrappato li al sottotetto la voglia di andare mi urgeva nel petto un volo radente nel buio serale non era di certo così da scartare le ali inesperte avrei comandato e dopo la caccia sarei ritornato
Sono atterrato in un grande quadrato la vita è ora soltanto il passato il cielo lontano già sfuma nel giorno ibreve mio volo è senza ritorno il tetto, il cortile, il nido lontano non sono più a portata di mano
La vita pur breve e tutte le voglie sono appassiti come le foglie che durano poco una sola stagione lontano da ogni breve illusione e tutte le cose che avresti amato finiscono in fondo a un grande quadrato.
Continua la sera nel grande scenario di cui non conosco che il sillabario continua la vita degli altri fratelli che in fondo non sono che pipistrelli in volo una sera nei cieli estivi felice soltanto di essere vivi.
La formica zoppa
La formica poveretta avea corta una zampetta, sulla strada del destino faticoso era il cammino.
Per la strada già segnata tutta stanca e affaticata ascoltava la cicala che frinendo striscia l'ala.
La domanda nella bocca: "ma perchè solo a me tocca camminare e faticare e a te solo cantare?"
La natura così ha fatto a chi topo e chi è gatto, a te cara formichina lavorar sera e mattina.
Molto triste è la formica ma non si rassegna mica ed incontra una bambina che gli fa una carezzina.
Siamo amiche le vien detto, tu sei zoppa e ti prometto che la sera nel lettino pregherò un follettino
che ti aiuti a camminare che ti faccia riposare. Tutta allegra è la formica che ha una bimba come amica. La Cicala su dal ramo canta adesso un po' più piano perchè è in compagnia di Geltrude e di Sofia.
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